Il ritmo frenetico della vita moderna ci costringere a correre, da mane a sera, talmente affacendati da non vedere neppure quello che ci succede attorno. A malapena conosciamo i nostri vicini di casa; spostandoci quasi esclusivamente in auto, conosciamo la segnaletica stradale ma non i muri, i prati, le case, la gente. A partire da questo numero iniziamo la pubblicazione di una rubrichetta pseudo-scientifica per aiutare i nostri lettori e noi stessi ad osservare la realtà che ci circonda in modo più attento e meno superficiale. Provocatoriamente la prima lezione è dedicata agli animali che più di ogni altro sono sinonimi di “nullità”: i vermi, o meglio, I LOMBRICHI. Sì, proprio loro, quegli animaletti che vivono nei nostri orti e giardini, contribuendo non poco alla fertilizzazione del terreno, dei quali, a causa della forma simmetrica bilaterale, si dice volgarmente che “Hanno la faccia come il culo”. |
IL LOMBRICO Appartiene al Phylum degli Anellini, un gruppo di vermi caratterizzato dall’avere il corpo diviso in metameri:parti omologhe che si ripetono lungo il corpo dell’animale. Gli zoologi sono
propensi nel ritenere la metameria un evento insorto due volte nella
storia evolutiva degli animali e che ha dato origine separatamente agli
anellini (dai quali sono
derivati gli antropodi) ed ai vertebrati. Sono state classificate circa 11.500 specie di anellini suddivise in 3 classi. B. Ruth, S. Keef – U.S. School |